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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, II, 49
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originale
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[49] Sed cum sint plura causarum genera, quae eloquentiam desiderent, multique in nostra re publica adulescentes et apud iudices et apud populum et apud senatum dicendo laudem assecuti sint, maxima est admiratio in iudiciis, quorum ratio duplex est. Nam ex accusatione et ex defensione constat, quarum etsi laudabilior est defensio, tamen etiam accusatio probata persaepe est. Dixi paulo ante de Crasso. Idem fecit adulescens M. Antonius. Etiam P. Sulpicii eloquentiam accusatio inlustravit, cum seditiosum et inutilem civem, C. Norbanum, in iudicium vocavit.
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traduzione
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49. Ma poich? vi sono pi? generi di cause, che richiedono l'eloquenza, e molti giovani nel nostro Stato hanno conseguito la gloria parlando davanti ai giudici, al popolo e al senato, la pi? grande ammirazione ? rivolta all'eloquenza giudiziaria. Due sono le sue specie, d'accusa e di difesa, delle quali, bench? sia pi? degna di lode la difesa, tuttavia molto spesso suscita l'approvazione anche l'accusa. Ho parlato poco fa di Crasso; lo stesso fece Marco Antonio da giovane. Anche l'eloquenza di Publio Sulpicio trasse lustro da un'accusa, quando chiam? in giudizio quel sedizioso e pericoloso cittadino Gaio Norbano.
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